Il problema dell’equilibrio fra lavoro e famiglia ha assunto importanza solo negli ultimi decenni, da quando, a partire dagli anni 70 le donne, a seguito di un processo di emancipazione si sono avvicinate al mondo lavorativo.
Le normative, nel corso degli anni, si stanno adeguando a quelli che sono i nuovi equilibri della conciliazione vita-lavoro.
Con il Decreto approvato mercoledì 22 giugno in materia di equilibrio fra attività professionale e vita famigliare sono state introdotte importanti novità che vi presentiamo in questo articolo…
Quali sono le novità 2022 del congedo parentale?
Congedi parentali ampliati
Due sono le novità in tema di congedo parentale facoltativo, successivo a quello obbligatorio e indennizzato solo al 30%.
Per i lavoratori dipendenti i mesi di congedo parentale indennizzati salgono da 6 a 9 da fruire non più fino ai 6 anni del figlio ma fino ai 12 anni.
Passa da 10 a 11 mesi, invece, la durata complessiva del diritto al congedo facoltativo, spettante al genitore solo, per un maggiore sostegno ai nuclei familiari monoparentali.
Congedo di paternità prima della nascita
Con il nuovo decreto il congedo obbligatorio e indennizzato al 100% per i padri potrà essere fruibile liberamente in tutto l’arco temporale che va dai 2 mesi precedenti ai 5 successivi al parto, sia in caso di nascita sia di morte perinatale del bambino.
Si tratta di un diritto autonomo e distinto spettante al padre lavoratore, accanto al congedo di paternità cosiddetto alternativo, che spetta soltanto nei casi di morte, grave infermità o abbandono del bambino da parte della madre.
Congedo per i neo papà strutturale di 10 giorni
Per quanto riguarda il congedo di paternità, diventa strutturale quello obbligatorio di 10 giorni, di cui il padre può usufruire tra i 2 mesi precedenti al parto fino ai 5 giorni successivi.
Estensione dell'indennità per gravidanza alle lavoratrici autonome
Viene esteso il diritto all’indennità di maternità in favore delle lavoratrici autonome e delle libere professioniste di ulteriori tre mesi a decorrere dalla fine del periodo di maternità a condizione che il reddito dichiarato nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità sia inferiore a 8.145 euro.
Priorità dello smart working per chi ha figli o anziani o disabili da assistere
Le aziende che stipulano accordi per l'esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenute a dare priorità alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età o con figli senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità o che siano caregivers cioè diano assistenza a familiari in condizioni di disabilità o non autosufficienza.
Obiettivi delle nuove norme
Le nuove norme in materia di congedo parentale hanno l’obiettivo di sostenere chi offre assistenza delle categorie deboli come bambini e disabili, favorire la condivisione delle responsabilità tra uomini e donne e promuovere una effettiva parità di genere.
Sanzioni
I datori di lavoro che non favoriscono l’esercizio dei diritti sopracitati non potranno nei due anni successivi ottenere la certificazione della parità di genere, inoltre, i mancati adempimenti in tema di parità di genere comportano l'applicazione di sanzioni che possono arrivare fino alla sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall'azienda.
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